Segesta offre ai viaggiatori

• uno degli anfiteatri più belli dell'antichità e
• uno dei templi greci meglio conservati della Sicilia.

Eppure Segesta non si trovava affatto nel territorio dell'antica Grecia, era infatti una delle poche località in cui gli "indigeni" siciliani non erano stati sopraffatti dai conquistatori Greci.

Tant'è che gli Elimi, abitanti di queste zone, avevano la fortuna di trovarsi in una zona di influenza dei Cartaginesi, e, come abbiamo visto nella pagina iniziale, i Cartaginesi (conosciuti anche come "Fenici" o "Punici") erano i più grandi rivali degli antichi Greci.

Perché allora a Segesta ci ritroviamo davanti a delle rovine greche talmente impressionanti? Esattamente questo non può saperlo nessuno, si sa però che l'influsso culturale dell'antica Grecia si spingeva molto più in là dei propri confini, potremmo infatti dire che allora la cultura greca fosse semplicemente "in".

Nel caso specifico di Segesta ci sono addirittura molte indicazioni che lasciano pensare che qui Greci ed Elimi abbiano convissuto pacificamente. Si sa anche che gli abitanti di Segesta stringessero astute alleanze con tutte e tre le grandi potenze dell'antichità e che riuscissero a mettere le antiche città greche una contro l'altra.